Che fosse difficile la trasposizione cinematografica del suo romanzo "Con gli occhi chiusi&q... more Che fosse difficile la trasposizione cinematografica del suo romanzo "Con gli occhi chiusi" lo aveva certamente compreso lo stesso Tozzi, anche alla luce delle diverse e contrastanti recensioni lette al suo apparire nel lontano 1913. Non meraviglia dunque che soltanto dopo circa settantacinque anni la regista Francesca Archibugi abbia realizzato il film «tratto dall'omonimo romanzo», suscitando reazioni diverse – del tutto prevedibili – sulla sua filmabilità. In questo dibattito si inserisce il presente saggio della Chirico, previa una indagine sui tempi della genesi della storia d'amore del suo protagonista, del suo racconto già nella corrispondenza raccolta in "Novale" e della stesura e pubblicazione del romanzo. Su questi tempi lunghi si sviluppa non una storiella d'amore per sartine, ma la storia mai chiusa della vita interiore dello scrittore, alla ricerca tormentosa delle ragioni del vivere.
Nel corso del Quattrocento la scoperta della commedia latina e la trasformazione profonda del sen... more Nel corso del Quattrocento la scoperta della commedia latina e la trasformazione profonda del sentimento religioso comune comportarono anche un radicale mutamento del dramma sacro medioevale. Contaminato dalla nuova visione della vita dei singoli e dal ruolo della politica esso fu "civile" a modo suo. Tra i protagonisti che influenzarono il transito dal dramma sacro alla sacra rappresentazione un ruolo preminente lo svolse Castellano Castellani. I suoi drammi testimoniano la pressione che il profano esercitò nell"innovare la scena teatrale.
I “Quesiti” salernitani, editi dal Lawn, costituiscono uno dei più importanti documenti di letter... more I “Quesiti” salernitani, editi dal Lawn, costituiscono uno dei più importanti documenti di letteratura erotapocritica. Composti da un anonimo nel 1200, sono ascrivibili all’ambiente salernitano. Il presente saggio affronta alcuni aspetti della questione riguardante la loro origine, la quale, per lo stesso editore, permane in gran parte oscura. Qui sono esaminati, con rigoroso approccio filologico, un notevole gruppo di “Quesiti”, rilevandone le corrispondenze con alcune tesi esposte nelle Questioni Conviviali di Plutarco, con una particolare attenzione al tema della complessione corporea delle donne, che apre a una sottile rivalutazione della femminilità, nonostante l’eredità aristotelica di una natura femminile difettosa e incompleta, ancora vigorosa all’alba dell’età moderna
Il saggio sviluppa una serie di osservazioni teoriche sulla questione della rilevanza da attribui... more Il saggio sviluppa una serie di osservazioni teoriche sulla questione della rilevanza da attribuire alla tradizione manoscritta del testo di provenienza nel lavoro di edizione critica del testo che lo ha tradotto, sia dal greco in latino sia dal greco e dal latino in lingua volgare. La problematica è di particolare complessità soprattutto quando non è noto il manoscritto specifico che il traduttore ha adoperato per il suo lavoro. Su tali problematiche il saggio analizza alcuni passi della traduzione in latino De natura hominis del trattato di Nemesio, vescovo di Emesa del IV sec. d. C., ad opera dell’arcivescovo Alfano I di Salerno, della metà dell’XI secolo. In particolare, si sottolinea la cautela di evitare di modellare rigidamente –ad verbum- il testo di arrivo su quello di origine
Dai tarocchi di Marsiglia ai tarocchi del mazzo visconteo Calvino sviluppò il rapporto tra figura... more Dai tarocchi di Marsiglia ai tarocchi del mazzo visconteo Calvino sviluppò il rapporto tra figura e scrittura, tra immagine e testo. Si trattò di una complicata esperienza letteraria alla scoperta di quella “macchina narrativa combinatoria” che non gli riuscì mai di definire organicamente, nonostante il provvisorio approdo ai due scritti Il castello dei destini incrociati e La taverna dei destini incrociati. Su questo complesso rapporto tra l’arte dello scrivere e quella dell’esprimersi per immagini si avvia qui una riflessione, anche con riferimento all’uso rinascimentale delle figure dei tarocchi come gioco di abilità verbale e di identità social
Lo studio indaga - attraverso l’analisi comparata di alcuni passi - il contributo della traduzion... more Lo studio indaga - attraverso l’analisi comparata di alcuni passi - il contributo della traduzione latina di Alfano alla costituzione del testo greco di Nemesio e ad una sua più esatta intelligenza
"Traduttori e traduzioni tra Umanesimo e Rinascimento: Giovanni Lorenzi ed Erasmo da Rotterd... more "Traduttori e traduzioni tra Umanesimo e Rinascimento: Giovanni Lorenzi ed Erasmo da Rotterdam" affronta un segmento significativo della influenza enorme esercitata da Plutarco fin dalla prima metà del Quattrocento nella costruzione dell’etica umanistica. La concezione filosofica del Cheronese ben si adattava all'orizzonte culturale dei tempi nuovi, in quanto concepiva l'etica libera da finalità e vincoli strettamente speculativi. Non è casuale pertanto la scelta della traduzione dei "Praecepta bonae valitudinis" di Plutarco operata da due dei più prolifici traduttori del Cheronese, impegnati peraltro nelle vicende politiche del loro tempo: Giovanni Lorenzi ed Erasmo da Rotterdam. Traducevano allo stesso modo e con uguale criterio di resa? Certamente no, come nel presente saggio si cerca di evidenziare, attraverso l’esame di alcuni passi significativi delle due traduzioni, non senza una preliminare disamina ecdotica della tradizione, che utilizza anche due manoscritti contenenti la traduzione di Erasmo, finora non a lui attribuita
Che fosse difficile la trasposizione cinematografica del suo romanzo "Con gli occhi chiusi&q... more Che fosse difficile la trasposizione cinematografica del suo romanzo "Con gli occhi chiusi" lo aveva certamente compreso lo stesso Tozzi, anche alla luce delle diverse e contrastanti recensioni lette al suo apparire nel lontano 1913. Non meraviglia dunque che soltanto dopo circa settantacinque anni la regista Francesca Archibugi abbia realizzato il film «tratto dall'omonimo romanzo», suscitando reazioni diverse – del tutto prevedibili – sulla sua filmabilità. In questo dibattito si inserisce il presente saggio della Chirico, previa una indagine sui tempi della genesi della storia d'amore del suo protagonista, del suo racconto già nella corrispondenza raccolta in "Novale" e della stesura e pubblicazione del romanzo. Su questi tempi lunghi si sviluppa non una storiella d'amore per sartine, ma la storia mai chiusa della vita interiore dello scrittore, alla ricerca tormentosa delle ragioni del vivere.
Nel corso del Quattrocento la scoperta della commedia latina e la trasformazione profonda del sen... more Nel corso del Quattrocento la scoperta della commedia latina e la trasformazione profonda del sentimento religioso comune comportarono anche un radicale mutamento del dramma sacro medioevale. Contaminato dalla nuova visione della vita dei singoli e dal ruolo della politica esso fu "civile" a modo suo. Tra i protagonisti che influenzarono il transito dal dramma sacro alla sacra rappresentazione un ruolo preminente lo svolse Castellano Castellani. I suoi drammi testimoniano la pressione che il profano esercitò nell"innovare la scena teatrale.
I “Quesiti” salernitani, editi dal Lawn, costituiscono uno dei più importanti documenti di letter... more I “Quesiti” salernitani, editi dal Lawn, costituiscono uno dei più importanti documenti di letteratura erotapocritica. Composti da un anonimo nel 1200, sono ascrivibili all’ambiente salernitano. Il presente saggio affronta alcuni aspetti della questione riguardante la loro origine, la quale, per lo stesso editore, permane in gran parte oscura. Qui sono esaminati, con rigoroso approccio filologico, un notevole gruppo di “Quesiti”, rilevandone le corrispondenze con alcune tesi esposte nelle Questioni Conviviali di Plutarco, con una particolare attenzione al tema della complessione corporea delle donne, che apre a una sottile rivalutazione della femminilità, nonostante l’eredità aristotelica di una natura femminile difettosa e incompleta, ancora vigorosa all’alba dell’età moderna
Il saggio sviluppa una serie di osservazioni teoriche sulla questione della rilevanza da attribui... more Il saggio sviluppa una serie di osservazioni teoriche sulla questione della rilevanza da attribuire alla tradizione manoscritta del testo di provenienza nel lavoro di edizione critica del testo che lo ha tradotto, sia dal greco in latino sia dal greco e dal latino in lingua volgare. La problematica è di particolare complessità soprattutto quando non è noto il manoscritto specifico che il traduttore ha adoperato per il suo lavoro. Su tali problematiche il saggio analizza alcuni passi della traduzione in latino De natura hominis del trattato di Nemesio, vescovo di Emesa del IV sec. d. C., ad opera dell’arcivescovo Alfano I di Salerno, della metà dell’XI secolo. In particolare, si sottolinea la cautela di evitare di modellare rigidamente –ad verbum- il testo di arrivo su quello di origine
Dai tarocchi di Marsiglia ai tarocchi del mazzo visconteo Calvino sviluppò il rapporto tra figura... more Dai tarocchi di Marsiglia ai tarocchi del mazzo visconteo Calvino sviluppò il rapporto tra figura e scrittura, tra immagine e testo. Si trattò di una complicata esperienza letteraria alla scoperta di quella “macchina narrativa combinatoria” che non gli riuscì mai di definire organicamente, nonostante il provvisorio approdo ai due scritti Il castello dei destini incrociati e La taverna dei destini incrociati. Su questo complesso rapporto tra l’arte dello scrivere e quella dell’esprimersi per immagini si avvia qui una riflessione, anche con riferimento all’uso rinascimentale delle figure dei tarocchi come gioco di abilità verbale e di identità social
Lo studio indaga - attraverso l’analisi comparata di alcuni passi - il contributo della traduzion... more Lo studio indaga - attraverso l’analisi comparata di alcuni passi - il contributo della traduzione latina di Alfano alla costituzione del testo greco di Nemesio e ad una sua più esatta intelligenza
"Traduttori e traduzioni tra Umanesimo e Rinascimento: Giovanni Lorenzi ed Erasmo da Rotterd... more "Traduttori e traduzioni tra Umanesimo e Rinascimento: Giovanni Lorenzi ed Erasmo da Rotterdam" affronta un segmento significativo della influenza enorme esercitata da Plutarco fin dalla prima metà del Quattrocento nella costruzione dell’etica umanistica. La concezione filosofica del Cheronese ben si adattava all'orizzonte culturale dei tempi nuovi, in quanto concepiva l'etica libera da finalità e vincoli strettamente speculativi. Non è casuale pertanto la scelta della traduzione dei "Praecepta bonae valitudinis" di Plutarco operata da due dei più prolifici traduttori del Cheronese, impegnati peraltro nelle vicende politiche del loro tempo: Giovanni Lorenzi ed Erasmo da Rotterdam. Traducevano allo stesso modo e con uguale criterio di resa? Certamente no, come nel presente saggio si cerca di evidenziare, attraverso l’esame di alcuni passi significativi delle due traduzioni, non senza una preliminare disamina ecdotica della tradizione, che utilizza anche due manoscritti contenenti la traduzione di Erasmo, finora non a lui attribuita
Uploads
Papers by irene chirico