Thesis Chapters by Maria Laura Mascelloni
Tabella 1: classificazione funzionale degli oggetti in classi e categorie. Tabella 2: lista delle... more Tabella 1: classificazione funzionale degli oggetti in classi e categorie. Tabella 2: lista delle diciture di provenienza degli oggetti.
Il progetto è finalizzato alla caratterizzazione, attraverso una serie di analisi statistiche ed ... more Il progetto è finalizzato alla caratterizzazione, attraverso una serie di analisi statistiche ed archeometriche, di un assemblaggio di materiali metallici, in lega di rame, noti come i Bronzi Preistorici e Protostorici del Fucino, per la maggior parte privi di dati archeologici circa contesti o luoghi di ritrovamento.
Per Bronzi del Fucino s‟intende un complesso di reperti che include:
materiali emersi durante il prosciugamento del lago alla fine del ‟800;
lotti di bronzi, circolati sul mercato antiquario nello stesso periodo e negli anni immediatamente successivi, comprati da vari musei etnografici e archeologici grazie all‟interessamento di alcuni collezionisti e ricercatori italiani, in particolare Luigi Pigorini e Antonio De Nino a Roma e Firenze, e Giuseppe Bellucci a Perugia;
materiali archeologici. frutto di scavi effettuati personalmente dagli stessi collezionisti e ricercatori; e, in questo caso, alcuni dati contestuali e di provenienza esistono con vari gradi di accuratezza.
Quando presenti, i bronzi recano indicazioni di provenienza generica „dal Fucino‟, „dintorni lago‟, „tombe marsicane‟, oppure „provincia dell‟Aquila‟; più raramente recano indicazioni di siti o aree specifiche (tab.2).
Attualmente i bronzi del Fucino sono disseminati in vari musei italiani e stranieri. Il Museo Nazionale Preistorico - Etnografico “L. Pigorini” di Roma, il Museo Nazionale Archeologico dell‟Umbria di Perugia, il Museo Civico di Sulmona e il Museo Nazionale Archeologico di Chieti ne custodiscono le collezioni più numerose. I materiali dei musei di Sulmona e di Chieti sono stati analizzati recentemente per un progetto simile e quindi esclusi dalla fase analitica di questa ricerca (Bietti Sestieri et al. 2003b).
La ricerca si è estesa inoltre all‟analisi di un corpus di bronzi e prodotti metallici semilavorati provenienti da scavi regolari recenti nel sito di Celano Paludi, e di un assemblaggio di bronzi fuori contesto provenienti dall‟area di Ortucchio, tutti di proprietà del Museo Preistorico di Celano. Entrambe le aree archeologiche si trovano sulle sponde dell‟alveo del lago Fucino.
Lo studio s‟inserisce nel quadro corrente di aggiornamento dei dati relativi lo sviluppo della metallurgia antica, mediante una proposta di ampliamento e rilettura di tutte le fonti disponibili per l‟interpretazione dei bronzi antichi, in particolare di gruppi di reperti come i Bronzi del Fucino, che per la maggior parte mancano di contesti archeologici di riferimento.
Il progetto esplora in particolare due questioni fondamentali ma relativamente poco investigate della metallurgia antica: le dinamiche relative a produzione, assemblaggio, manutenzione ed uso degli oggetti e la relazione fra centri di produzione, officine locali e l‟avvento del ferro.
Varie fasi di analisi e catalogazione hanno caratterizzato la ricerca in relazione ai materiali:
• quantificazione e distribuzione
• caratterizzazione chimica
• analisi tecnologica e traceologica
• sviluppo di un database
Ringraziamenti Desidero innanzi tutto ringraziare il Prof. Giorgio Cerichelli senza il quale ques... more Ringraziamenti Desidero innanzi tutto ringraziare il Prof. Giorgio Cerichelli senza il quale questa ricerca non sarebbe stata possibile. Ringrazio sentitamente il Prof. Claudio Giardino e il Prof. Aldo Domenicano, che si sono sempre resi disponibili a dirimere i miei dubbi durante la stesura di questo lavoro, ed inoltre la Dr.ssa Anna Maria Bietti Sestieri per la sua disponibilità. Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato alle varie fasi della ricerca, in particolare al Dr. Stefano Ridolfi, di Ars Mensurae. Infine, vorrei esprimere un ringraziamento particolare alla mia famiglia e alla famiglia Beccia per il sostegno e l'aiuto che mi hanno dato in questi anni.
Papers by Maria Laura Mascelloni
Advances in historical studies, 2024
The study reports on the identification of chemical composition of samples, of natural and artifi... more The study reports on the identification of chemical composition of samples, of natural and artificial origin, in order to investigate the technology involved and the contest of production of metals, slag and vitrified materials from the Jordanian site of Tell es-Sa’idiyeh. The site is situated in the east central Jordan Valley, 1.8 km east of the River Jordan, on the south side of the Wadi Kufrinjeh. The settlement is placed on two mounds: the Upper Tell, to the middle east of the site, lies 14 m above the plain level and covers an area of about 10,000 sq·m; and the Low Tell, approximately 90 by 40 m to the west, is about 20 m lower than the upper mound. The surrounding land may be considered some of the most fertile agricultural terrains in the country and the site occupies a key strategic position, dominating the crossroads of two major trade routes.
Journal of Mining and Metallurgy Section B Metallurgy, 2009
Uploads
Thesis Chapters by Maria Laura Mascelloni
Per Bronzi del Fucino s‟intende un complesso di reperti che include:
materiali emersi durante il prosciugamento del lago alla fine del ‟800;
lotti di bronzi, circolati sul mercato antiquario nello stesso periodo e negli anni immediatamente successivi, comprati da vari musei etnografici e archeologici grazie all‟interessamento di alcuni collezionisti e ricercatori italiani, in particolare Luigi Pigorini e Antonio De Nino a Roma e Firenze, e Giuseppe Bellucci a Perugia;
materiali archeologici. frutto di scavi effettuati personalmente dagli stessi collezionisti e ricercatori; e, in questo caso, alcuni dati contestuali e di provenienza esistono con vari gradi di accuratezza.
Quando presenti, i bronzi recano indicazioni di provenienza generica „dal Fucino‟, „dintorni lago‟, „tombe marsicane‟, oppure „provincia dell‟Aquila‟; più raramente recano indicazioni di siti o aree specifiche (tab.2).
Attualmente i bronzi del Fucino sono disseminati in vari musei italiani e stranieri. Il Museo Nazionale Preistorico - Etnografico “L. Pigorini” di Roma, il Museo Nazionale Archeologico dell‟Umbria di Perugia, il Museo Civico di Sulmona e il Museo Nazionale Archeologico di Chieti ne custodiscono le collezioni più numerose. I materiali dei musei di Sulmona e di Chieti sono stati analizzati recentemente per un progetto simile e quindi esclusi dalla fase analitica di questa ricerca (Bietti Sestieri et al. 2003b).
La ricerca si è estesa inoltre all‟analisi di un corpus di bronzi e prodotti metallici semilavorati provenienti da scavi regolari recenti nel sito di Celano Paludi, e di un assemblaggio di bronzi fuori contesto provenienti dall‟area di Ortucchio, tutti di proprietà del Museo Preistorico di Celano. Entrambe le aree archeologiche si trovano sulle sponde dell‟alveo del lago Fucino.
Lo studio s‟inserisce nel quadro corrente di aggiornamento dei dati relativi lo sviluppo della metallurgia antica, mediante una proposta di ampliamento e rilettura di tutte le fonti disponibili per l‟interpretazione dei bronzi antichi, in particolare di gruppi di reperti come i Bronzi del Fucino, che per la maggior parte mancano di contesti archeologici di riferimento.
Il progetto esplora in particolare due questioni fondamentali ma relativamente poco investigate della metallurgia antica: le dinamiche relative a produzione, assemblaggio, manutenzione ed uso degli oggetti e la relazione fra centri di produzione, officine locali e l‟avvento del ferro.
Varie fasi di analisi e catalogazione hanno caratterizzato la ricerca in relazione ai materiali:
• quantificazione e distribuzione
• caratterizzazione chimica
• analisi tecnologica e traceologica
• sviluppo di un database
Papers by Maria Laura Mascelloni
Per Bronzi del Fucino s‟intende un complesso di reperti che include:
materiali emersi durante il prosciugamento del lago alla fine del ‟800;
lotti di bronzi, circolati sul mercato antiquario nello stesso periodo e negli anni immediatamente successivi, comprati da vari musei etnografici e archeologici grazie all‟interessamento di alcuni collezionisti e ricercatori italiani, in particolare Luigi Pigorini e Antonio De Nino a Roma e Firenze, e Giuseppe Bellucci a Perugia;
materiali archeologici. frutto di scavi effettuati personalmente dagli stessi collezionisti e ricercatori; e, in questo caso, alcuni dati contestuali e di provenienza esistono con vari gradi di accuratezza.
Quando presenti, i bronzi recano indicazioni di provenienza generica „dal Fucino‟, „dintorni lago‟, „tombe marsicane‟, oppure „provincia dell‟Aquila‟; più raramente recano indicazioni di siti o aree specifiche (tab.2).
Attualmente i bronzi del Fucino sono disseminati in vari musei italiani e stranieri. Il Museo Nazionale Preistorico - Etnografico “L. Pigorini” di Roma, il Museo Nazionale Archeologico dell‟Umbria di Perugia, il Museo Civico di Sulmona e il Museo Nazionale Archeologico di Chieti ne custodiscono le collezioni più numerose. I materiali dei musei di Sulmona e di Chieti sono stati analizzati recentemente per un progetto simile e quindi esclusi dalla fase analitica di questa ricerca (Bietti Sestieri et al. 2003b).
La ricerca si è estesa inoltre all‟analisi di un corpus di bronzi e prodotti metallici semilavorati provenienti da scavi regolari recenti nel sito di Celano Paludi, e di un assemblaggio di bronzi fuori contesto provenienti dall‟area di Ortucchio, tutti di proprietà del Museo Preistorico di Celano. Entrambe le aree archeologiche si trovano sulle sponde dell‟alveo del lago Fucino.
Lo studio s‟inserisce nel quadro corrente di aggiornamento dei dati relativi lo sviluppo della metallurgia antica, mediante una proposta di ampliamento e rilettura di tutte le fonti disponibili per l‟interpretazione dei bronzi antichi, in particolare di gruppi di reperti come i Bronzi del Fucino, che per la maggior parte mancano di contesti archeologici di riferimento.
Il progetto esplora in particolare due questioni fondamentali ma relativamente poco investigate della metallurgia antica: le dinamiche relative a produzione, assemblaggio, manutenzione ed uso degli oggetti e la relazione fra centri di produzione, officine locali e l‟avvento del ferro.
Varie fasi di analisi e catalogazione hanno caratterizzato la ricerca in relazione ai materiali:
• quantificazione e distribuzione
• caratterizzazione chimica
• analisi tecnologica e traceologica
• sviluppo di un database