L’urbanistica è l’insieme degli atti di pianificazione e di programmazione delle trasformazioni t... more L’urbanistica è l’insieme degli atti di pianificazione e di programmazione delle trasformazioni territoriali. Ogni azione tendente a modificare l’organizzazione del territorio, mutando la distribuzione della popolazione e delle strutture produttive e delle infrastrutture di servizio oppure alterandone le relazioni è un atto urbanisti-co. L’ecologia nel rilevare le relazioni degli esseri viventi con l’ambiente modifica la costruzione scientifica dell’urbanistica. Attraverso i fondamenti si pongono i riferimenti conoscitivi della scienza. At-traverso l’osservazione delle trasformazioni territoriali indotte dall’urbanistica si costruiscono ipotesi generali e derivate. Un approccio scientifico all’urbanistica esige d’altra parte chiarezza metodo-logica e operativa, e rigorosa. Occorre definire le grandezze significative e i meto-di di misura per disporre di adeguati elementi quantitativi per sostenere interpre-tazioni e per discuterne i risultati, in modo da orientare scelte e piani..
Le premesse teoriche e metodologiche necessarie per inquadrare correttamente criteri progettuali ... more Le premesse teoriche e metodologiche necessarie per inquadrare correttamente criteri progettuali e tecniche di regolazione del traffico nelle intersezioni sono da ricercare nei temi della pianificazione dei trasporti, del controllo del traffico e della valutazione degli interventi. La diffusione delle rotonde deve essere messa a confronto con altri criteri di regolazione; la sua valutazione riguarderà le aspettative o, quantomeno, la situazione preesistente. La rotonda è allo stato attuale una delle soluzioni con più frequenza invocata e adottata per sistemare le intersezioni, panacea sicura per la regolazione, il miglioramento della sicurezza e la sistemazione urbana. Alla base delle certezze stanno, però, sia la sottovalutazione delle tecnologie nella produzione del territorio, sia la separazione tra progettisti di strade e urbanisti, tipico della situazione italiana, evidente nella formazione universitaria e nei modi operativi delle pubbliche amministrazioni. Per di più, si resta fortemente sorpresi dai frequenti richiami alle opere realizzate in altri paesi o ai loro manuali, come se in Italia fosse impossibile disporre di condizioni operative simili sia per quanto riguarda i costi di adeguamento delle infrastrutture, sia per quanto riguarda le capacità teoriche, metodologiche e progettuali. Alla base delle certezze stanno allora scarsità di valutazioni delle realizzazioni, pluralità di approcci e di sperimentazioni locali, difficoltà a promuovere riflessioni comuni. Per questo è sembrato opportuno avviare e sviluppare l'esame delle controversie nello specifico delle rotonde come strumento di gestione (regolazione e sicurezza). È un contributo per un sistema concettuale unitario, un piccolo passo nella speranza che con altri si possa consolidare una cultura politecnica
Luoghi e identità : bene pubblico, patrimonio culturale, memoria e identità sociale, 2007
2. Luoghi e memoria Se l'urbanistica non fosse troppo tesa a far guadagnare, a sottolineare ... more 2. Luoghi e memoria Se l'urbanistica non fosse troppo tesa a far guadagnare, a sottolineare nei valori gli aspetti economici come unici mo-tori delle trasformazioni, si potrebbe trovare nelle parole di Damasio «rimodellamento, conscio e inconscio, del passato e rimodellamento ...
Il piccolo pianeta è fatto di città, che accolgono più di metà di tutta la popolazione. Contro il... more Il piccolo pianeta è fatto di città, che accolgono più di metà di tutta la popolazione. Contro il senso comune bisogna affermare non solo che abitare le città non significa affatto un unico stile di vita, come una narrazione diffusa vorrebbe far credere, ma anche che dentro le città matura un insieme complesso di decisioni apparentemente sconnesse ma tutte essenziali per il loro stesso metabolismo che coinvolge l’intero pianeta, nonostante il piccolo spazio, apparentemente insignificante, fisicamente occupato dal fenomeno urbano. Questo è il fatto. Nel passato gli urbanisti disegnavamo tavole splendide o modellavano plastici impressionanti per immergerci nella loro idea di città; oggi tutto sembra fatto per stupire, i progetti devono sempre superare ogni limite del passato, le costruzione sembrano arrivare ancor prima dei disegni. Sostenibilità, ecologia, autosufficienza, resilienza, qualità sono le parole usate per smussare l’asperità delle cifre che contrasta con le immagini di città devastate dalle guerre, di popolazioni in fuga, di povertà diffusa. Eppure mai come ora non saprei come definire la città del futuro. Scrivere di città e di urbanistica comporta affrontare direttamente diversi significati che si intersecano e che si scontrano: l’esperienza urbana di uomini e di donne, di bambini e di adolescenti, di adulti e di anziani. Nelle città il confronto si dilata immediatamente, è impossibile restringere lo sguardo solo all’ambito familiare o ai coetanei. Il confronto è tra le generazioni, tra le etnie. Nel presente irrompe il futuro, nell’esperienza irrompe il contrasto tra pregiudizi e emancipazione, indifferenza egoistica e solitudine dell’altro. La città del futuro implica affrontare molte sfide, che non nascono, né possono nascere solo nell’immaginario individuale, ma dai bisogni fondamentali e dai fenomeni globali: urbanesimo, migrazioni, emarginazione, degrado, accessibilità alle risorse, squilibri sociali, guerre, cambiamenti climatici. Questi sono problemi reali che investono i popoli della Terra, di un pianeta che solo fino a poco tempo fa appariva immenso e che ora ci accorgiamo essere sempre più piccolo e sempre più urbano, vincolato a un’economia convenzionale, assai poco attenta alla biosfera.
La formazione universitaria in risposta alle dinamiche sempre più accelerate delle trasformazioni... more La formazione universitaria in risposta alle dinamiche sempre più accelerate delle trasformazioni dei sistemi socio-ecologici deve aggiornare la dimensione operativa del ‘saper fare’ attraverso la dimensione culturale della comprensione sia delle motivazioni del fare, sia degli impatti che il fare produce. In questo senso, per essere in grado di riconoscere eventuali effetti sistemici degli impatti, occorre che nella formazione si dia ampio spazio non soltanto all’interdisciplinarità, ma anche e soprattutto alla transdisciplinarità, offrendo possibilità di scambi e di intrecci tra i percorsi formativi.
In response to the increasingly accelerated dynamics of socio-ecological systems, higher educatio... more In response to the increasingly accelerated dynamics of socio-ecological systems, higher education must upgrade the operational dimension of the 'know-how' through a new cultural dimension useful for understanding both of the reasons for doing, both the impacts produced by that act of doing. In this sense, it is necessary learn how recognize cumulative effects and systemic effects of impacts, throughout an education where the widest space will be given not only to interdisciplinary, but also to transdisciplinarity, providing opportunities for exchange and interweaving paths of training.
Colloquio rivolto al gruppo GIStonic presso Log.Ed open education - Coworking Login Milano, in vi... more Colloquio rivolto al gruppo GIStonic presso Log.Ed open education - Coworking Login Milano, in via privata Stefanardo da Vimercate, 28, 20128 Milano, Italia. Lunedì 11 Dicembre 2017, dalle 19:00 alle 21:00. AGGIORNATO 15-12-2017 Il colloquio ripercorre i lavori e gli studi sulla costruzione di archivi e inventari e cataloghi per i beni architettonici, ambientali e culturali con gli incarichi del Comune di Vigevano per il PRG 1976, della Amministrazione Provinciale di Milano 1083-2013, della regione Lombardia 1993-1995. Il colloquio si articola in sei parti: 1. una premessa sull’oggetto e il suo contesto, e sulle fasi progettuali di un sistema informativo; 2. una parte sulla progettazione dei sistemi informativi che deve partire da una corretta impostazione del problema, con l’analisi delle fasi progettuali e l’attribuzione dei ruoli; 3. una parte sull’importanzPROGETTARE UN SISTEMA INFORMATIVO: Impostare il problema correttamente, analizzare le fasi progettuali e attribuire i ruoli. In questo testo l’attenzione è sulla progettazione concettuale.a della progettazione concettuale, chiave di volta della comunicazione, con attenzione al ruolo di trasmissione dei beni e di continuo rimodellamento dei valori; 4. una parte sulle fasi delle mie elaborazioni teoriche che sviluppano il discorso nel tempo e sulla continua riflessione sulle funzioni dell’urbanistica, tutt’altro che marginali nella conoscenza e nella valorizzazione culturale dei beni culturali e ambientali; 5. una parte su quello che ho imparato nel corso del tempo per sottolineare l’importanza delle fonti (anche di interesse locale) nella schedatura e dei riferimenti o link a cui i singoli oggetti rimandano. Nel caso di un monumento ai caduti della grande guerra i link possono essere i luoghi di monumenti in Italia, o in altri paesi europei, il nome dell’artista, le leste dei caduti; i luoghi dove hanno combattuto. Ogni bene apre quindi i riferimenti a molti altri beni, un singolo oggetto diviene la chiave di ingresso alla complessità del patrimonio. 6. le conclusioni per indicare il futuro del catalogo. Chiudono i ringraziamenti e i riferimenti bibliografici.
Sommario Questo saggio riguarda il ruolo dell’urbanistica nella sistemazione di via dei Fori Impe... more Sommario Questo saggio riguarda il ruolo dell’urbanistica nella sistemazione di via dei Fori Imperiali e sviluppa alcuni concetti maturati nel concorso di idee Piranesi Prix de Rome XVI Edizione “Via dei Fori Imperiali. Call Internazionale di Progettazione per l’Area Centrale Monumentale di Roma” 2016, collaborando con il gruppo “Politecnico di Milano (Pierfranco Galliani) + Gtrf Tortelli Frassoni (Giovanni Tortelli)”. La mia attenzione è puntata sui rapporti tra pianificazione e progettazione e sulla funzione dell’urbanistica in quattro passaggi: (a) il ruolo cardinale della pianificazione nella pari dignità con l’elaborazione creativa della progettazione; (b) la delicatezza e la sensibilità della pianificazione; (c) il significato degli ambiti strategici di programmazione; (d) l’importanza dei processi attuativi e della politica. Abstract This essay deals with the role of urban planning in the urban layout of Via dei Fori Imperiali and develops some concepts developed in the Piranesi Prix de Rome XVI Edition competition “Via dei Fori Imperiali. International Design Call for the Central Monumental Area of Rome “2016, collaborating with the team “Politecnico di Milano (Pierfranco Galliani) + Gtrf Tortelli Frassoni (Giovanni Tortelli)”. My attention is focused on the relationships between planning and design in four steps: (a) the cardinal role of planning in equal dignity with the creative elaboration of design; (b) the necessity of delicacy and sensitivity in planning; (c) the meaning of the strategic planning areas; (d) the importance of implementation processes and policy. Parole chiave / Key words Urbanistica, urbanistica e archeologia, teoria dell’urbanistica, strategie e tattiche urbanistiche, tecnica urbanistica. Urban planning, urban planning and archeology, urban planning theory, urban planning strategies and tactics, urban planning technique
Presentata al seminario Paesaggi culturali / Cultural landscapes tenuto nel dicembre 2007 al Poli... more Presentata al seminario Paesaggi culturali / Cultural landscapes tenuto nel dicembre 2007 al Politecnico di Milano. Una versione ridotta di questo articolo è raccolta negli atti del seminario. Landscape is territory, but a number of landscapes make up the territory and all of them are cultural landscapes. They are based on common denominators such as time, the modes of economic production and the relationship between social classes. The differences between landscapes reflect the time (long, short) of their formation and transformation. One particular aspect are designed landscapes, like gardens and formal and informal parks, in which the aesthetic component is a fundamental element of the project, in addition to being an accurate expression of certain social classes or ruling powers in a determined period. In most cases, however, the aesthetic component is recognized only afterwards, and only in some -- such as the Alps in Romanticism, or the Tuscany landscape today -- further demon...
Urban and regional planning is a set of actions of laws, decisions, plans and economic programs t... more Urban and regional planning is a set of actions of laws, decisions, plans and economic programs that can be able to sustain activities and their organization on lands and towns. Any action that tends to change the land organization, changing the population distribution, manufacturing locations, facilities and infrastructure, or altering their relationship is an act of urban planning. Ecology, in detecting the relationship of living beings with the environment, changes radically the scientific frame of urban and regional planning. Through foundamentals we can put the references of a cognitive approach to planning science and theory. Through the observation of the acts of planning and related transformations we can induce general and derived hypotheses. A scientific approach to urban and regional planning, on the other hand, requires clarity and operational methodology, and rigorous one. We should define the significant variables and methods of measurement just to manipulate adequate ...
Los paradigmas de la conservación cambian, el concepto de patrimonio arquitectónico se relaciona ... more Los paradigmas de la conservación cambian, el concepto de patrimonio arquitectónico se relaciona indisolublemente al de patrimonio cultural y ambiental, superando la dimensión estética precipitando así en aquella ética, que involucra a la sociedad globalmente. Como consecuencia debemos adecuar visiones estratégicas e instrumentos operativos.
L’urbanistica è l’insieme degli atti di pianificazione e di programmazione delle trasformazioni t... more L’urbanistica è l’insieme degli atti di pianificazione e di programmazione delle trasformazioni territoriali. Ogni azione tendente a modificare l’organizzazione del territorio, mutando la distribuzione della popolazione e delle strutture produttive e delle infrastrutture di servizio oppure alterandone le relazioni è un atto urbanisti-co. L’ecologia nel rilevare le relazioni degli esseri viventi con l’ambiente modifica la costruzione scientifica dell’urbanistica. Attraverso i fondamenti si pongono i riferimenti conoscitivi della scienza. At-traverso l’osservazione delle trasformazioni territoriali indotte dall’urbanistica si costruiscono ipotesi generali e derivate. Un approccio scientifico all’urbanistica esige d’altra parte chiarezza metodo-logica e operativa, e rigorosa. Occorre definire le grandezze significative e i meto-di di misura per disporre di adeguati elementi quantitativi per sostenere interpre-tazioni e per discuterne i risultati, in modo da orientare scelte e piani..
Le premesse teoriche e metodologiche necessarie per inquadrare correttamente criteri progettuali ... more Le premesse teoriche e metodologiche necessarie per inquadrare correttamente criteri progettuali e tecniche di regolazione del traffico nelle intersezioni sono da ricercare nei temi della pianificazione dei trasporti, del controllo del traffico e della valutazione degli interventi. La diffusione delle rotonde deve essere messa a confronto con altri criteri di regolazione; la sua valutazione riguarderà le aspettative o, quantomeno, la situazione preesistente. La rotonda è allo stato attuale una delle soluzioni con più frequenza invocata e adottata per sistemare le intersezioni, panacea sicura per la regolazione, il miglioramento della sicurezza e la sistemazione urbana. Alla base delle certezze stanno, però, sia la sottovalutazione delle tecnologie nella produzione del territorio, sia la separazione tra progettisti di strade e urbanisti, tipico della situazione italiana, evidente nella formazione universitaria e nei modi operativi delle pubbliche amministrazioni. Per di più, si resta fortemente sorpresi dai frequenti richiami alle opere realizzate in altri paesi o ai loro manuali, come se in Italia fosse impossibile disporre di condizioni operative simili sia per quanto riguarda i costi di adeguamento delle infrastrutture, sia per quanto riguarda le capacità teoriche, metodologiche e progettuali. Alla base delle certezze stanno allora scarsità di valutazioni delle realizzazioni, pluralità di approcci e di sperimentazioni locali, difficoltà a promuovere riflessioni comuni. Per questo è sembrato opportuno avviare e sviluppare l'esame delle controversie nello specifico delle rotonde come strumento di gestione (regolazione e sicurezza). È un contributo per un sistema concettuale unitario, un piccolo passo nella speranza che con altri si possa consolidare una cultura politecnica
Luoghi e identità : bene pubblico, patrimonio culturale, memoria e identità sociale, 2007
2. Luoghi e memoria Se l'urbanistica non fosse troppo tesa a far guadagnare, a sottolineare ... more 2. Luoghi e memoria Se l'urbanistica non fosse troppo tesa a far guadagnare, a sottolineare nei valori gli aspetti economici come unici mo-tori delle trasformazioni, si potrebbe trovare nelle parole di Damasio «rimodellamento, conscio e inconscio, del passato e rimodellamento ...
Il piccolo pianeta è fatto di città, che accolgono più di metà di tutta la popolazione. Contro il... more Il piccolo pianeta è fatto di città, che accolgono più di metà di tutta la popolazione. Contro il senso comune bisogna affermare non solo che abitare le città non significa affatto un unico stile di vita, come una narrazione diffusa vorrebbe far credere, ma anche che dentro le città matura un insieme complesso di decisioni apparentemente sconnesse ma tutte essenziali per il loro stesso metabolismo che coinvolge l’intero pianeta, nonostante il piccolo spazio, apparentemente insignificante, fisicamente occupato dal fenomeno urbano. Questo è il fatto. Nel passato gli urbanisti disegnavamo tavole splendide o modellavano plastici impressionanti per immergerci nella loro idea di città; oggi tutto sembra fatto per stupire, i progetti devono sempre superare ogni limite del passato, le costruzione sembrano arrivare ancor prima dei disegni. Sostenibilità, ecologia, autosufficienza, resilienza, qualità sono le parole usate per smussare l’asperità delle cifre che contrasta con le immagini di città devastate dalle guerre, di popolazioni in fuga, di povertà diffusa. Eppure mai come ora non saprei come definire la città del futuro. Scrivere di città e di urbanistica comporta affrontare direttamente diversi significati che si intersecano e che si scontrano: l’esperienza urbana di uomini e di donne, di bambini e di adolescenti, di adulti e di anziani. Nelle città il confronto si dilata immediatamente, è impossibile restringere lo sguardo solo all’ambito familiare o ai coetanei. Il confronto è tra le generazioni, tra le etnie. Nel presente irrompe il futuro, nell’esperienza irrompe il contrasto tra pregiudizi e emancipazione, indifferenza egoistica e solitudine dell’altro. La città del futuro implica affrontare molte sfide, che non nascono, né possono nascere solo nell’immaginario individuale, ma dai bisogni fondamentali e dai fenomeni globali: urbanesimo, migrazioni, emarginazione, degrado, accessibilità alle risorse, squilibri sociali, guerre, cambiamenti climatici. Questi sono problemi reali che investono i popoli della Terra, di un pianeta che solo fino a poco tempo fa appariva immenso e che ora ci accorgiamo essere sempre più piccolo e sempre più urbano, vincolato a un’economia convenzionale, assai poco attenta alla biosfera.
La formazione universitaria in risposta alle dinamiche sempre più accelerate delle trasformazioni... more La formazione universitaria in risposta alle dinamiche sempre più accelerate delle trasformazioni dei sistemi socio-ecologici deve aggiornare la dimensione operativa del ‘saper fare’ attraverso la dimensione culturale della comprensione sia delle motivazioni del fare, sia degli impatti che il fare produce. In questo senso, per essere in grado di riconoscere eventuali effetti sistemici degli impatti, occorre che nella formazione si dia ampio spazio non soltanto all’interdisciplinarità, ma anche e soprattutto alla transdisciplinarità, offrendo possibilità di scambi e di intrecci tra i percorsi formativi.
In response to the increasingly accelerated dynamics of socio-ecological systems, higher educatio... more In response to the increasingly accelerated dynamics of socio-ecological systems, higher education must upgrade the operational dimension of the 'know-how' through a new cultural dimension useful for understanding both of the reasons for doing, both the impacts produced by that act of doing. In this sense, it is necessary learn how recognize cumulative effects and systemic effects of impacts, throughout an education where the widest space will be given not only to interdisciplinary, but also to transdisciplinarity, providing opportunities for exchange and interweaving paths of training.
Colloquio rivolto al gruppo GIStonic presso Log.Ed open education - Coworking Login Milano, in vi... more Colloquio rivolto al gruppo GIStonic presso Log.Ed open education - Coworking Login Milano, in via privata Stefanardo da Vimercate, 28, 20128 Milano, Italia. Lunedì 11 Dicembre 2017, dalle 19:00 alle 21:00. AGGIORNATO 15-12-2017 Il colloquio ripercorre i lavori e gli studi sulla costruzione di archivi e inventari e cataloghi per i beni architettonici, ambientali e culturali con gli incarichi del Comune di Vigevano per il PRG 1976, della Amministrazione Provinciale di Milano 1083-2013, della regione Lombardia 1993-1995. Il colloquio si articola in sei parti: 1. una premessa sull’oggetto e il suo contesto, e sulle fasi progettuali di un sistema informativo; 2. una parte sulla progettazione dei sistemi informativi che deve partire da una corretta impostazione del problema, con l’analisi delle fasi progettuali e l’attribuzione dei ruoli; 3. una parte sull’importanzPROGETTARE UN SISTEMA INFORMATIVO: Impostare il problema correttamente, analizzare le fasi progettuali e attribuire i ruoli. In questo testo l’attenzione è sulla progettazione concettuale.a della progettazione concettuale, chiave di volta della comunicazione, con attenzione al ruolo di trasmissione dei beni e di continuo rimodellamento dei valori; 4. una parte sulle fasi delle mie elaborazioni teoriche che sviluppano il discorso nel tempo e sulla continua riflessione sulle funzioni dell’urbanistica, tutt’altro che marginali nella conoscenza e nella valorizzazione culturale dei beni culturali e ambientali; 5. una parte su quello che ho imparato nel corso del tempo per sottolineare l’importanza delle fonti (anche di interesse locale) nella schedatura e dei riferimenti o link a cui i singoli oggetti rimandano. Nel caso di un monumento ai caduti della grande guerra i link possono essere i luoghi di monumenti in Italia, o in altri paesi europei, il nome dell’artista, le leste dei caduti; i luoghi dove hanno combattuto. Ogni bene apre quindi i riferimenti a molti altri beni, un singolo oggetto diviene la chiave di ingresso alla complessità del patrimonio. 6. le conclusioni per indicare il futuro del catalogo. Chiudono i ringraziamenti e i riferimenti bibliografici.
Sommario Questo saggio riguarda il ruolo dell’urbanistica nella sistemazione di via dei Fori Impe... more Sommario Questo saggio riguarda il ruolo dell’urbanistica nella sistemazione di via dei Fori Imperiali e sviluppa alcuni concetti maturati nel concorso di idee Piranesi Prix de Rome XVI Edizione “Via dei Fori Imperiali. Call Internazionale di Progettazione per l’Area Centrale Monumentale di Roma” 2016, collaborando con il gruppo “Politecnico di Milano (Pierfranco Galliani) + Gtrf Tortelli Frassoni (Giovanni Tortelli)”. La mia attenzione è puntata sui rapporti tra pianificazione e progettazione e sulla funzione dell’urbanistica in quattro passaggi: (a) il ruolo cardinale della pianificazione nella pari dignità con l’elaborazione creativa della progettazione; (b) la delicatezza e la sensibilità della pianificazione; (c) il significato degli ambiti strategici di programmazione; (d) l’importanza dei processi attuativi e della politica. Abstract This essay deals with the role of urban planning in the urban layout of Via dei Fori Imperiali and develops some concepts developed in the Piranesi Prix de Rome XVI Edition competition “Via dei Fori Imperiali. International Design Call for the Central Monumental Area of Rome “2016, collaborating with the team “Politecnico di Milano (Pierfranco Galliani) + Gtrf Tortelli Frassoni (Giovanni Tortelli)”. My attention is focused on the relationships between planning and design in four steps: (a) the cardinal role of planning in equal dignity with the creative elaboration of design; (b) the necessity of delicacy and sensitivity in planning; (c) the meaning of the strategic planning areas; (d) the importance of implementation processes and policy. Parole chiave / Key words Urbanistica, urbanistica e archeologia, teoria dell’urbanistica, strategie e tattiche urbanistiche, tecnica urbanistica. Urban planning, urban planning and archeology, urban planning theory, urban planning strategies and tactics, urban planning technique
Presentata al seminario Paesaggi culturali / Cultural landscapes tenuto nel dicembre 2007 al Poli... more Presentata al seminario Paesaggi culturali / Cultural landscapes tenuto nel dicembre 2007 al Politecnico di Milano. Una versione ridotta di questo articolo è raccolta negli atti del seminario. Landscape is territory, but a number of landscapes make up the territory and all of them are cultural landscapes. They are based on common denominators such as time, the modes of economic production and the relationship between social classes. The differences between landscapes reflect the time (long, short) of their formation and transformation. One particular aspect are designed landscapes, like gardens and formal and informal parks, in which the aesthetic component is a fundamental element of the project, in addition to being an accurate expression of certain social classes or ruling powers in a determined period. In most cases, however, the aesthetic component is recognized only afterwards, and only in some -- such as the Alps in Romanticism, or the Tuscany landscape today -- further demon...
Urban and regional planning is a set of actions of laws, decisions, plans and economic programs t... more Urban and regional planning is a set of actions of laws, decisions, plans and economic programs that can be able to sustain activities and their organization on lands and towns. Any action that tends to change the land organization, changing the population distribution, manufacturing locations, facilities and infrastructure, or altering their relationship is an act of urban planning. Ecology, in detecting the relationship of living beings with the environment, changes radically the scientific frame of urban and regional planning. Through foundamentals we can put the references of a cognitive approach to planning science and theory. Through the observation of the acts of planning and related transformations we can induce general and derived hypotheses. A scientific approach to urban and regional planning, on the other hand, requires clarity and operational methodology, and rigorous one. We should define the significant variables and methods of measurement just to manipulate adequate ...
Los paradigmas de la conservación cambian, el concepto de patrimonio arquitectónico se relaciona ... more Los paradigmas de la conservación cambian, el concepto de patrimonio arquitectónico se relaciona indisolublemente al de patrimonio cultural y ambiental, superando la dimensión estética precipitando así en aquella ética, que involucra a la sociedad globalmente. Como consecuencia debemos adecuar visiones estratégicas e instrumentos operativos.
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